STORIA DEI NOMI
Il “Bianco Pomèdes” nasce idealmente e prende il nome da una località delle Tofane, sopra Cortina d’Ampezzo dove, assieme all’amico e consigliere Gianni Menotti, fummo colti, sciando, da una tormenta di neve e, riparati nel Rifugio Pomèdes, abbiamo posto le basi per questo uvaggio che ha fatto della sua originalità una peculiare caratteristica. Le uve molto mature, quelle di Riesling di più, fermentano in barrique, esprimendo una grande complessità.
Il Verduzzo Friulano “Cràtis” , traduzione latina di Graticcio, a causa di vicende di registrazione, nome con cui era nato dall’essere esposto in questi ripiani di antica storia, viene da un’uva un tempo considerata povera, che veniva vinificata in modo simile dai vecchi contadini che usavano i graticci per l’allevamento dei bachi da seta e, quando questi venivano portati all’essicatoio, era l’epoca della vendemmia dell’ultima uva rimasta: il Verduzzo. Io ho estremizzato questa tradizione, portando l’appassimento delle uve a livelli di concentrazione molto alta contando sul fatto che quest’uva bianca è una delle più tanniche, dunque il tannino, concentrandosi assieme agli zuccheri, li sostiene. L’appassimento è del tutto naturale in quanto sulla cima della collina, sotto la tettoia rivolta a Nord-Est, arriva il vento di Bora, freddo e secco che in tre mesi dà questo risultato. I 18 lt/q.le fermentano in barrique e vi si affinano per due anni.
Il nome “Rosso Scuro”, oltre che ad essere di auspicio per un colore sempre più impenetrabile, donato dalla scelta delle migliori partite di Merlot e Refosco. È anche un gioco con le lettere iniziali di Scubla Roberto, quasi a firmare un grande rosso.
Il nome “Malvasia Lo Speziale” è un omaggio all’altra attività di famiglia, la Farmacia di mia moglie.
Il nome “Revisus” in latino per “ripasso”: la particolare tecnica della rifermentazione su vinacce da appassimento.
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Il nome Lo “Spumante RS” si intitola alle inziali del titolare per indentificarsi nella sua filosofia ed anche richiama potenti sigle sportive.